Hawa Mahal, Jaipur
Hawa Mahal, Jaipur 

L’India è senza dubbio il paese più coinvolgente, colorato, caotico, spirituale e brulicante di vita del mondo.
Anche dopo averlo visitato più volte si rimane sempre a bocca aperta davanti alla diversità e alla ricchezza culturale di questo paese ma anche scioccati dalla povertà, dal rumore, dalla sporcizia, dal caos che invade le strade.

Un solo viaggio non basta per visitare l’India, poiché le distanze sono immense e si rischierebbe di non riuscire a cogliere la bellezza e il senso profondo di ciascun luogo. Cominciare esplorando una regione alternando siti più turistici a brevi soggiorni in villaggi o riserve naturali è il miglior modo per conoscere il paese.

Se si tratta del primo viaggio in assoluto è forse meglio evitare Mumbai o Calcutta dove il traffico incontrollato, la calca e la povertà diffusa possono indurre un vero e proprio shock culturale.

Gli itinerari del nord partono da Delhi, la capitale, ricca di alberghi dagli standard elevatissimi, mentre il sud si raggiunge da Bangalore per poi dirigersi verso Mysore (a meno di tre ore di distanza), piccola e deliziosa cittadina, tappa perfetta per immergersi nelle atmosfere dei bazaar indiani e ammirare le vestigia degli antichi maharaja.

Il Taj Mahal, i grandi forti e palazzi del Rajasthan sono la massima espressione del romanticismo, dell’arte e della magnificenza del patrimonio culturale indiano. Jaipur e Udaipur rievocano le vicende leggendarie dei re indù, amanti dello sfarzo e del lusso e le loro favolose ricchezze.

La capitale indiana è una megalopoli pulsante di vita, stimolante e soffocante in egual misura. Eppure esiste una New Delhi che il visitatore non si aspetta, una città dal ritmo più lento che invita a girovagare tra gli opulenti templi indù, i mercati brulicanti di gente, oppure a fermarsi in un parco e partecipare a una lezione di yoga.

Ranthambore, Pench, Kanha e Bandhavgarh, sono solo alcuni dei parchi nazionali dove rivivere l’India narrata da Kipling e fare emozionanti safari alla ricerca di tigri ed elefanti, ma una delle cose più belle in assoluto è viaggiare in treno, attraverso la Darjeeling Himalayan Railway, l’antica ferrovia che arriva fino alle pendici dell’Himalaya attraversando le piantagioni di the del Darjeeling.

 

Backwaters, Kerala
Backwaters, Kerala

Le backwaters del Kerala sono un labirinto di fiumi tortuosi, canali e laghi che si estende per quasi 80 chilometri. Una crociera a bordo delle kettuvalam, le imbarcazioni adibite al trasporto del riso oggi riconvertite in confortevoli houseboat, è il modo migliore per esplorare la zona.

>Varanasi è l’India per gli iniziati, coloro che già conoscono il paese e non hanno paura di perdersi tra i suoi vicoli claustrofobici né di vedere ciò che avviene sui ghat, i gradoni che conducono al Gange dove i defunti vengono cremati, santoni e pellegrini si bagnano nelle acque del sacro fiume e mucche e capre gironzolano tra i rifiuti.

Le città di Delhi, Agra e Jaipur sono note come il Golden Triangle per il loro splendore culturale. Da queste città partono gli itinerari classici che includono l’iconico Taj Mahal e il Ranthambore National Park.

Le pendici dell’Himalaya sono un buon punto di partenza per trekking e escursioni ma anche per il relax e lo yoga. Rishikesh, la città dell’India del nord sul Gange è spesso definita la “capitale mondiale dello yoga” meta molto amata dalle celebrity in cerca di privacy e tranquillità

C’è un piccolo angolo di Francia invece a Pondicherry, la capitale del Tamil Nadu, colonia fino al 1956, soprendentemente ricca di vestigia e di memorie dell’eredità francese.

La lunga promenade di rue de la Marine che costeggia la Baia del Bengala riecheggia le atmosfere di Deauville o Biarritz; i cartelli stradali potrebbero essere quelli di una qualsiasi città di provincia della Francia così come i poliziotti in kepi rosso intenti a controllare i tornei di pétanque.

Goa è deliziosa ma se si è in cerca di palme piegate dal vento, sabbie dorate e acque turchesi allora la meta giusta sono le Havelock Island, nella Baia del Bengala. L’arcipelago è probabilmente il miglior sito di diving in India e per definizione un vero e proprio angolo di Paradiso

Solo in India è possibile festeggiare e condividere il cibo con almeno 50.000 pellegrini, che nei giorni di festa, addirittura raddoppiano. È esattamante ciò che accade ogni giorno dell’anno nei langar (cucine di comunità) presso il Tempio d’Oro di Amritsar, considerato dai sikh il tempio più sacro, dove chiunque, senza distinzione di razza o religione riceve un pasto gratuitamente grazie al lavoro senza sosta dei volontari. Il Tempio d’Oro è un esempio brillante della bonta d’animo della gente. Chiunque passi di lì, turisti e visitatori inclusi, sono invitati ad entrare e festeggiare, le cucine sono aperte tutto il giorno e il cibo viene preparato e cucinato non-stop, a qualsiasi ora. Questo luogo è sempre aperto e accoglie viaggiatori, fedeli, visitatori o semplicemente chiunque sia di passaggio e rimanga sbalordito dinanzi a tanta gioiosa convivialità.


 

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