Benvenuti a Bangkok, una metropoli di oltre dieci milioni di abitanti, sorta non più di 200 anni fa sulle rive del fiume Chao Phraya. L’umidità e il traffico frenetico ci accolgono mentre raggiungiamo in macchina il lussuoso Shangri-La Hotel dove trascorreremo due notti. Ubicato in posizione strategica vicino al Sathorn Pier e alla fermata dello Sky Train, l’hotel a 5 stelle dell’omonima catena, consente di raggiungere comodamente la zona dei templi, i centri commerciali di Siam Square e il parco Lumpini.  Veniamo accolti dal Concierge che ci scorta direttamente nella Horizon Club Lounge al 24° piano per il check-in riservato agli ospiti che prenotano una Horizon Club Room o una Suite. Mentre ci rinfreschiamo con salviette umide e succhi freschi il Concierge si occupa di registrare i nostri passaporti, attivare le chiavi e completare il check-in. La Lounge è aperta dalle 6.00 del mattino a mezzanotte con servizio continuo di the, caffè e bevande analcoliche e dispone di un’ampia zona buffet per la prima colazione e l’happy hour pomeridiano. 

Un servizio concierge dedicato è a disposizione degli ospiti per fornire informazioni e assistenza su biglietteria aerea, prenotazioni di altri hotel della catena, ristoranti, limousine, invio fax e informazioni turistiche. Una volta completate le operazioni di check-in veniamo accompagnati in camera, al 25° piano, la prima impressione è davvero stupefacente non solo per la raffinatezza degli arredi che richiamano l’antica tradizione thai ma anche per la spettacolare vista sul fiume Chao Phraya che si gode dall’enorme vetrata cielo-terra. 

1° giorno

Nel pomeriggio, la nostra guida ci attende puntualissima nella lobby dell’hotel per accompagnarci alla scoperta della città vecchia. Decidiamo di utilizzare il mezzo di trasporto più divertente, il tuk-tuk, il veicolo a tre ruote molto popolare non solo a Bangkok ma in tutto il sud-est asiatico. L’aria è calda ma piacevole, la serata splendida e questa città ci piace sempre di più, tutti ti sorridono, siamo nel Paese del sorriso, del resto, ma qui la gentilezza è genuina, sincera. Il traffico frenetico che ci ha accolti nel primo pomeriggio sembra essersi ridotto e il coloratissimo tuk-tuk percorre senza problemi le strade della città fermandosi davanti al maestoso tempio Loha Prasat e al Grande Palazzo Reale che visiteremo domani.  

 

Dopo una sosta tra le coloratissime e affollatissime stradine piene di bancarelle, negozi e locali di ogni genere di China Town e Khao San Road, è giunto il momento di assaggiare la vera cucina thailandese. Il pad thai è un classico a cui non si può rinunciare soprattutto se si è nel suo paese di origine, la Thailandia. I noodle saltati rigorosamente nel wok racchiudono un’esplosione di sapori e rappresentano il miglior street food di Bangkok, con le sue innumerevoli declinazioni e variazioni rivisitate in chiave luxury dagli chef dell’hotel Kempiski o del Siam Hotel. 

 

Concludiamo la serata con un after-dinner allo Sky Bar del Lebua State Tower Hotel, tra i più acclamati roof-top bar di Bangkok. Ubicato al 63° piano dell’omonimo hotel lo Sky Bar è una terrazza sospesa tra cielo e terra dove è possibile gustare ottimi cocktail davanti a un panorama mozzafiato oppure cenare in uno dei ristoranti extra-lusso del The Dome.

 

 2° giorno

La cosa più bella degli hotel che si affacciano sul fiume Chao Phraya a Bangkok è la terrazza, nel nostro caso, c’è anche una bella piscina al cui richiamo è difficile resistere. Veniamo accolti da una cameriera che ci chiede se desideriamo accomodarci dentro o fuori, rispondiamo “outside”, e una volta ordinati i caffè ci serviamo al buffet, ricco e fantasioso come è d’obbligo in un hotel a cinque stelle. Ci resta solo un giorno prima di ripartire e dobbiamo sfruttarlo al meglio per visitare tutti i templi più importanti della città e fare un salto a Siam Square per un po' di shopping, ma la colazione è sacra e la vista delle imbarcazioni che solcano il fiume con lo skyline della città alle spalle è impagabile. Puntualissima la nostra guida arriva e ci fa chiamare dal concierge, oggi niente tuk-tuk ma un comodo SUV con aria condizionata.  Raggiungiamo in pochi minuti l’ingresso del Grand Palace, la guida ha già fatto i biglietti, quindi niente fila ed entriamo. Il Grand Palace è un complesso formato da numerosi edifici nel cuore di Bangkok che risale al 1782 dopo l’ascesa al trono di Rama I. Il palazzo è residenza ufficiale del re ma anche sede di uffici amministrativi. Per accedere al complesso del palazzo reale è importantissimo rispettare il dress code, che impone braccia e gambe coperte, no jeans strappati, ecc. ecc. Gli addetti sono molto rigidi e negano l’ingresso senza mezzi termini. Nonostante la folla di turisti, è un luogo di grande tranquillità che ispira raccoglimento e meditazione. 

 Il Grand Palace ospita al suo interno anche il Wat Phra Kaew, il tempio del Buddha di Smeraldo, posto su un trono e fortemente venerato dalla popolazione thailandese. Il complesso è un susseguirsi di pagode d’oro, statue scintillanti e pinnacoli che lasciano il visitatore a bocca aperta. A poca distanza dal Grand Palace si trova il Wat Pho, famoso per la gigantesca statua del Buddha sdraiato, lunga 45 metri e alta 15, tappa imperdibile di tutto il percorso. Il Wat Pho è anche il tempio più antico della Thailandia e al suo interno si trova la più importante scuola di massaggi thailandese. A un costo assolutamente irrisorio è possibile farsi fare un vero massaggio thai dai maestri della scuola.   

 

 

Lasciamo il Wat Pho per dirigerci verso l’ultimo tempio, il Wat Arun, ovvero il Tempio dell’Alba, che si trova sulla riva opposta fiume e si raggiunge in battello dal molo Tha Tien. Le migliaia di ceramiche da cui è costituito il tempio brillano alla luce dell’alba e del tramonto esaltando la bellezza delle torri in stile khmer. Di notte, illuminato, è un vero e proprio colpo d’occhio per chi lo osserva dalla riva opposta del fiume.

 

Rientrati in hotel, salutiamo la nostra impeccabile guida con l’auspicio di tornare presto e dopo un light lunch ci dirigiamo nei quartieri moderni di Siam Square, Silom Road e Sukhumvit alla ricerca delle magnifiche sete tessute a mano di Almeta che ci ricorderanno queste intense 48 ore nella “Città degli angeli”. 

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