Bottom Bay, Barbados
Barbados, un’isola vincente sotto tutti i punti di vista, molto dinamica e con molte cose da fare e da vedere meta di celebrity e del jet set mondiale attratto dal glamour della west coast con i suoi hotel di lusso e ristoranti super-chic ma anche dal mix di esotico e anglosassone rappresentato dalle chiesette anglicane, dai campi da cricket e dalle innumerevoli spiagge belle e variegate.
Idealmente, si potrebbe suddividere Barbados in cinque aree, la costa occidentale disseminata di piccole spiagge molto suggestive lambite dalle calde e calme acque caraibiche ideali per nuotare e prendere il sole come Gibbes beach, senza dubbio una delle spiagge più esclusive dell’isola, dove non ci sono alberghi ma soltanto incantevoli ville private o Paynes Bay, dove è possibile fare snorkeling nel vicino e colorato reef e nuotare con le tartarughe.
La costa meridionale turisticamente molto vivace e animata, con il suo susseguirsi di spiagge stupende come Accra beach a forma di mezzaluna o Enterprise beach, detta anche Miami Beach, una lunga striscia di sabbia bianca nei pressi del centro marinaro di Oistins, meta prediletta dalla popolazione locale. La costa orientale selvaggia e incontaminata dove le onde impetuose dell’Oceano Atlantico si infrangono su scogliere calcaree che fanno da cornice a spiagge di sabbia impalpabile soffusa di rosa orlate di palme e infine l’interno di colline ondulate, a tratti interrotte da tipiche plantation house del XVII secolo, i giardini botanici e campi di canna da zucchero. Barbados dunque non offre solo spiagge e glamour ma anche la possibilità di escursioni in barca, a cavallo o in auto alla scoperta del suo entroterra e della sua storia.
Infine, c’è Bridgetown, la capitale, che pur con minore appeal ospita siti di interesse storico come la casa dove visse George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, accuratamente restaurata e divenuta museo, all’interno dell’Historic Garrison Area recentemente iscritta a Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.
